Concessione dei mutui condizionati dalla sottoscrizione di polizze assicurative.
Dall’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nell’adunanza del 18 febbraio 2020, arriva un monito, o meglio una sanzione, a Banca Intesa San Paolo, pari ad € 4,8 mln, per delle pratiche commerciali scorrette.
Banca Intesa San Paolo, è stata condannata inoltre anche a pubblicare la sanzione, a lei irrogata, sul Sole 24 ore.
La vicenda.
A partire dal 2017 Banca Intesa san Paolo condizionava indebitamente i consumatori ad acquistare, in abbinamento a mutui conclusi con il loro Istituto, anche tramite surroghe, delle polizze assicurative di vario genere (incendio e scoppio o a protezione del finanziamento) emesse da compagnie assicurative dello stesso Gruppo societario e collocate dalla stessa Banca.
Questa è una pratica scorretta, violazione degli artt. 24 e 25 del Codice del Consumo, tendente a falsare il comportamento economico del consumatore medio in relazione ai prodotti offerti dal professionista.
In sostanza i consumatori finali, ovvero chi contraeva il mutuo, era obbligato a sottoscrivere una polizza che veniva associata al contratto di mutuo stesso.
Un consumatore dunque, nel 2017, inviava una segnalazione all’IVASS, che a sua volta la trasmetteva all’Autorità Garante.
Veniva dunque avviato un procedimento nei confronti di Banca Intesa San Paolo, e l’Istituto formulava le sue difese.
Dai documenti emergeva che l’Istituto di credito espressamente condizionava la concessione del mutuo immobiliare all’acquisto, da parte del consumatore, della polizza a garanzia del finanziamento, in quanto quel consumatore era “unico richiedente e monoreddito”.
Dopo la prima segnalazione di quel consumatore, ne sono pervenute molte altre, tutte segnalazioni di identica portata.
Emerge dalle indagini che la sottoscrizione della polizza abbinata al contratto, aveva la finalità di recuperare la perdita di redditività derivante dalla rinegoziazione del mutuo. Appunto, in un loro gergo interno si parlava di contratto “soggetto a condizione” e la condizione per la sua concessione era appunto la sottoscrizione della polizza.
Emerge inoltre dalle indagini svolte che la compagnia assicurativa riconosceva alla Banca stessa delle provvigioni sulle polizze sottoscritte.
Pubblicheremo in seguito anche il provvedimento.
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